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Quando sei nato tu, cuore di sole
ho chiesto alle fontane di cantare
a Pasquino di dire filastrocche
e agli angeli di pietra di volare.
Quando sei nato, ho chiesto al Colosseo
di farti ombra senza far corrente
alla barcaccia a Trinità dei Monti
di darti l'allegria della sua gente
Quando sei nato tu, al Campidoglio
ho chiesto di far scendere i gemelli
perché ogni tanto, quando vuoi giocare,
ti trovi belli e fatti due fratelli.
Al Gianicolo ho chiesto tre favori:
che ti insegni a nominare le stelle,
che Anita balli assieme a Garibaldi
e che il cannone spari caramelle.
Poi, a Piazza Vittorio ho domandato
di raccontarti tutto il suo universo
con mille sfumature di sapori
che fanno la ricchezza del diverso.
Quando sei nato tu, guance di pesca,
ho chiesto aiuto a Campo dei Fiori
perché i frutti più belli della terra
raccontino a tutti i tuoi colori
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All'Appia antica ho chiesto di guidarti
lungo ogni nuova e inesplorata strada
e agli Acquedotti persi in mezzo ai pini
di regalarti gocce di rugiada.
Quando sei nato tu, a Villa Borghese
ho chiesto la magia delle sue foglie
così potrai giocare a nascondino
col vento che le sperde e le raccoglie.
Quando sei nato tu, ho chiesto al fiume
di dondolarti e farti addormentare
e anche il Lungotevere ha deciso
di accompagnarti da San Pietro al mare.
A Trastevere ho chiesto una promessa:
di insegnarti a coccolare i gatti,
di essere gentile con chi ha più vissuto
e anche con gli artisti un poco matti.
Quando sei nato tu ho chiesto al Ghetto
di darti come dono la memoria
perchè non si diventa giusti e saggi
se non s'impara nulla dalla storia.
Quando sei nato tu ho chiesto a Roma
di trovar tempo per le tue domande,
di prenderti per mano con amore
per aiutarti a diventare grande.
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