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Viaggio nel giallo per ragazzi

Gialli a scuola: leggi, gioca, scrivi un giallo
(per gli insegnanti)

CHIAMIAMOLO GIALLO

Chiamiamo “gialla” una storia avvincente, dove c’è un mistero, una persona scomparsa o assassinata, un imbroglio da svelare e qualcuno che indaga per svelare il segreto o, nella maggior parte dei casi, l’assassino. Nell’ambito della narrativa per i bambini, poi, fino a poco tempo fa non si considerava adatta, né qualitativamente giustificata, la lettura di storie in cui ci fosse la “detection”, cioè il crescendo dell’avventura unito all’indagine. Per fortuna i tempi cambiano e la rivalutazione critica della letteratura di genere ha portato alla rinascita della narrativa gialla come proposta per l’infanzia. Il resto l’hanno fatto i ragazzi, visto che i libri gialli sono consolidati come letture “preferite” da bambine e bambini. Il fascino del giallo colpisce e chiama a leggere. Non per svelare l’assassino o il mistero ma per partecipare alla storia. Il “bello del giallo” è in questa sua capacità di avvincere, di essere permeabile alla compartecipazione del lettore. Un libro giallo può quindi a pieno titolo essere inserito fra i libri di narrativa che entrano nella scuola.

LEGGERE UN GIALLO FA BENE PERCHE’…

Abitua i ragazzi a:

SCRIVERE UN GIALLO FA BENE PERCHE’

Abitua i ragazzi a:

Si può cominciare giocando con materiali narrativi che i ragazzi conoscono bene: le fiabe perché…

GIALLI E FIABE, CUGINI DI PRIMO GRADO

Il racconto giallo è parente stretto della fiaba popolare. Basterebbe, a confermare la parentela narrativa, il fatto che il giallo classico ha sempre un lieto fine. La struttura della cosiddetta “detection story” impone che, alla fine, sia svelato (e punito, possibilmente) il cattivo. Chi legge sa che sarà così e se ne compiace. Se ne compiace ancora di più se protagonisti della vicenda sono dei bambini. Come spesso accade nelle fiabe popolari, appunto. Non ci credete? E se sul giornale di domani leggeste…

NONNA E BAMBINA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSE
“La bambina era uscita al mattino presto per andare ad assistere la nonna ammalata. La zona in cui la famiglia abita è un po’ isolata, e la madre della piccola si era raccomandata di non fermarsi a parlare con sconosciuti. L’ultima volta che la bambina è stata vista indossava una mantellina da pioggia rossa…”

In questo caso l’investigatore potrebbe essere il cacciatore che, sulle tracce lasciate nel bosco dalla piccola arriva alla casa… Gli indizi potrebbero essere il cestino della bambina sul tavolo ma questa volta il lupo sarebbe trovato in flagranza di reato: addormentato con il pancione prominente nel letto della nonna!

GIOVANE DONNA AVVELENATA
“Incredibile! Si risveglia da morte apparente, grazie a un bacio di un nobile locale, una giovane donna trovata morta nella pensione gestita da sette fratelli. Inizialmente sospettati, i sette sono riusciti a scoprire che non si trattava di incidente, bensì di un tentativo di omicidio da parte di una parente della vittima. La giovane Biancaneve ora vive felice e contenta nella casa di campagna del suo salvatore.”

Ecco un altro caso di cronaca fiabesca che, in questo caso vede al lavoro ben sette investigatori. In questo caso abbiamo non solo degli indizi: la famosa mela che mandata ad analizzare rivelerà sia le impronte che le tracce di veleno, ma anche un chiaro movente: la gelosia della matrigna!

SI COMINCIA SEMPRE DALLE DOMANDE

Nel giallo si comincia sempre dalle domande:

CORSO RAPIDO PER PICCOLI INVESTIGATORI

Per scrivere dei gialli con i bambini può essere utile cominciare giocando. Un bravo investigatore deve saper fare attenzione ai particolari. Giusto? Ecco allora qualche gioco utile per affinare la capacità di osservazione.

Si mettono una decina di oggetti diversi sul tavolo. L’apprendista investigatore osserva per un minuto gli oggetti, cercando di memorizzarli. Viene fatto voltare, dal tavolo si toglie un oggetto e i rimanenti vengono mescolati. Quando l’investigatore si volta di nuovo, deve, in un minuto, scoprire qual è l’oggetto scomparso.

In molti gialli la soluzione, o l’avanzamento delle indagini, è affidato ad un messaggio segreto, una mappa, una scritta, un codice da decifrare… Utili, quindi, anche tutti i giochi linguistici ed enigmistici legati a questo aspetto: rebus, acrostici, anagrammi, indovinelli, Limerick, codici segreti, indovinelli visivi, scarti etc…

Un classico dei gialli, soprattutto in tv, è quello dell’identikit che può essere “giocato” in classe:
Un bambino osserva attentamente i compagni e ne sceglie segretamente uno, e lo descrive. L’identikit verrà fatto sia attraverso il disegno stilizzato che attraverso la semplice descrizione: capelli, occhi, naso fronte, bocca, orecchie, abiti ecc… I compagni devono, in base all’identikit, riconoscere l’indiziato.

In una indagine può essere importante disegnare la mappa di una stanza, di una strada, di un parco, che può essere semplicemente l’aula, la scuola, il parco della scuola, l’isolato. Sapersi orientare, darsi dei punti di riferimento è importante per un investigatore e questa attività di disegno non è affatto secondaria.



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